Prima Visita Studio Dentistico
Durante la prima visita la Dottoressa Frustagli raccoglierà dei dati diagnostici preliminari. Questi dati includono la visita medica/dentale, l’esame clinico del paziente cioè osservazione del volto, delle arcate dentali ed i tessuti molli all’interno della bocca.

Se si intercetta una malocclusione, si effettueranno degli approfondimenti, che consisteranno nell’ effettuare in loco le radiografie delle arcate dentali e più nello specifico:
- Ortopantomografia (panoramica) serve per valutare il numero dei denti permanenti presenti in bocca e sulla loro direzione di crescita. Permette inoltre di valutare la posizione dei denti inclusi.
- Teleradiografia latero laterale è una radiografia della testa da cui si ottiene un’immagine su cui è possibile effettuare misurazioni precise delle diverse strutture e caratteristiche del cranio più precisamente consente all’odontoiatra di avere una visione d’insieme dell’anatomia dei mascellari!
La teleradiografia ci servirà per lo studio degli indici cefalometrici (tracciato cefalo metrico) cioè delle varie forme dei profili facciali e delle strutture ossee che costituiscono il cranio al fine di correggere le malocclusioni.
I modelli in gesso
Lo studio dei modelli in gesso permette un’analisi dell’occlusione più accurata rispetto all’esame clinico intraorale consentendo misurazioni dentali! Abbiamo in questo modo la fotografia dello stato iniziale del paziente, prima della terapia, che possiamo confrontare con il risultato finale ottenuto dopo la terapia.
Per il piano di trattamento oltre agli esami clinici sono previsti esami radiografici quali:
- Ortopantomografia (rx panoramica)
- Tac (torografia assiale computerizzata) cone beam. Inoltre sono candidati agli impianti, i ragazzi che hanno concluso la fase di crescita intorno ai 16 anni per le femmine e 18 per i maschi, nel caso in cui questi ragazzi hanno perso per un trauma l’elemento dentale oppure hanno denti che non sono erotti in arcata in quanto non è presente il germe dentario.
Ancora, pazienti che portano protesi mobili o semi mobili che per ragioni estetiche e funzionali desiderano passare alla protesi fissa, anche per questioni psicologiche.
Chirurgia minimamente invasiva
Quando le condizioni anatomiche lo consentono, cioè c’è in abbondanza osso e tessuto gengivale nella zona edentula cioè rimasta senza denti naturali è possibile posizionare gli impianti con tecniche minimamente invasive. Con queste tecniche si evita lo scollamento della gengiva e si evita il posizionamento di punti di sutura. La chirurgia senza incisioni consente una guarigione molto rapida, non c’è sanguinamento e non ci saranno gonfiori post operatori.
Questa tecnica richiede necessariamente un “indagine tac cone beam” prima dell’intervento. Questo intervento è particolarmente indicato per chi ha problemi di coagulazione/sanguinamento o altre patologie che non permettono tecniche invasive.